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Quanti hanno avuto la possibilità di conoscere Padre Gabriele sanno bene che la sua attività caritatevole ha sempre operato attraverso uno strumento giuridico denominato "Associazione fra i Volontari della Carità". Questa struttura attualmente da noi rappresentata ha costituito una pagina della sua storia anche per la Curia Provinciale dell'Ordine dei Servi di Maria in un documento che pubblichiamo qui di seguito. Ribadiamo quindi che l'identità dell'Opera di Padre Gabriele è stata ed è in questa Associazione, anche se, come in tutte le opere del Signore qualcuno non ci si riconosce e tenta di confondere la buona fede di chi è meno informato.
Al rev.do P. Gabriele M. Berardi –
Roma
p.c. Alla Comunità dei SS. Sette Fondatori –
Roma
p.c. Alla Associazione fra i Volontari della Carità –
Roma
Rev.do e carissimo P. Gabriele, è nota ormai a tutti l'opera che hai iniziato a svolgere sin dal 1960 facendo fruttificare il personale carisma concessoti dal Signore. Essa comprende l'assistenza e direzione spirituale alle persone che numerosissime ricorrono a te e l'assistenza materiale ai poveri, siano essi persone singole che Istituti religiosi od enti di beneficenza.
La tua opera, col passare degli anni, è andata talmente crescendo da rendersi utile, e forse lo era anche necessario, il sorgere della "Associazione fra i volontari della carità" – da te voluta, fondata e sostenuta e della quale sei stato e rimani sempre l'animatore e sostenitore responsabile – il cui atto costitutivo è stato redatto con atto notarile del 12.11.1971 e registrato il 20.11.1971 al n. 20715, vol. 2346. La suddetta Associazione si è poi appoggiata alla Charitas S.r.l. per l'acquisto e possesso di beni immobili.
In occasione della visita canonica, da me effettuata nel febbraio u.s. al convento dei SS. Sette Fondatori in Roma e nel quale tu risiedi ed operi, ho notato una situazione di fatto che da nessun Superiore, sia del Convento che della Provincia e dell'Ordine, era stata autorizzata ed approvata nel suo complesso per iscritto, nonostante che essi stessi, ed anche molti religiosi, si siano serviti della tua opera e generosità: si sono limitati a manifestare il loro grazie per quanto avevano ricevuto con biglietto o lettera.
Spinto unicamente dal desiderio di rendere la tua vita religiosa e la tua attività caritativa pienamente conforme al dettato e allo spirito delle nostre costituzioni – esse già contengono elementi che favoriscono "forme nuove di apostolato" oppure rispettano "determinate esigenze del religioso che gode di un particolare carisma" – è mio preciso volere il risolvere, in modo debito, la suddetta situazione di fatto che dura da 24 anni, assumendomi la responsabilità della concessione di autorizzazioni e dispense che fossero necessarie. Ciò certamente, servirà ad evitare che il priore provinciale, che mi succederà nel 1985, o gli altri successori debbano ritornare a parlare dello stesso argomento. Pertanto:
1° – Visto ed esaminato l'atto costitutivo dell'Associazione fra i volontari della carità – appoggiata alla Charitas S.r.L. – redatto dal notaio Paolo dott. Cappello di Roma in data 12.11.1971 e registrato in Roma il 20.11.71 n. 20715, vol. 2346, dal quale risulta che l'Associazione gestisce l'attività civile e penale, e rende conto annualmente dell'amministrazione agli Organi di Stato.
2° – Visto che l'Associazione, pur assumendosi ogni responsabilità civile e penale, riconosce e considera te, P. Gabriele M. Berardi, quale "fondatore, animatore e sostenitore responsabile" per cui essa non solo si appoggia alla tua azione e personalità ma si fa anche un dovere di esaminare ed assecondare le tue segnalazioni circa svariate e particolari necessità dei poveri, di istituti religiosi, di popoli in via di sviluppo e necessità calamitose;
3° – Considerato che le offerte date o inviate a te, P. Gabriele, sono date ed inviate perché si svolga attività caritativa attraverso la ormai conosciuta Associazione fra i volontari della carità;
Io sottoscritto P. Carlo M. Rocchi, nella mia qualità di priore provinciale della provincia romana e di Visitatore della Comunità dei SS. Sette Fondatori in Roma:
– esprimo compiacimento e lode a te, P. Gabriele M. Berardi, per la intensa ed assidua assistenza e direzione spirituale che svolgi a beneficio di tante persone che, da ogni parte e numerose, ricorrono con fiducia al tuo ministero sacerdotale;
– ringrazio vivamente il Presidente e i Soci dell'Associazione fra i volontari della carità "perché collaborano ed esonerano te, P. Gabriele da ogni responsabilità civile e penale nella gestione dei fondi concessi o raccolti per assistenza ai poveri, pur rimanendo sempre sensibili e solleciti nell'esa-minare e accogliere le tue segnalazioni per particolari necessità;
– ti autorizzo – in base all'art. 20 delle nostre Costituzioni – a svolgere l'attività di animatore ed assistente religioso dell'Associazione fra i volontari della carità. Da questa autorizzazione rimane escluso quanto espresso dai canoni 285 § 4 e 286 del Codice di Diritto Canonico;
– ti autorizzo a versare nella contabilità dell'Associazione fra i volontari della carità le somme in denaro e i generi in natura che a te vengono inviati o consegnati a scopo di assistenza ai poveri;
– ti concedo, in conformità al bisogno che senti di raccoglimento ed isolamento per una vita di maggiore preghiera contemplativa, di poter trascorrere le notti sul "Monte della preghiera", sito nella zona circostante la cittadina di Tivoli in forza dell'art. 214 f bis delle Costituzioni e del can. 665, § 1 del C.D.C.
– ti invio a tenere una contabilità personale nella quale annotare tutto ciò che a te venisse offerto "intuitu personae e non pauperum"; di questa amministrazione ne renderai conto al priore provinciale in occasione della visita canonica;
– ti esorto, nello stesso tempo, a continuare a partecipare ai Capitoli conventuali della tua comunità e studiare il modo per poter partecipare alle riunioni provinciali e, in particolare, al Capitolo provinciale elettivo.
– Raccomandandomi alle tue preghiere ti saluto fraternamente, Roma, 14 aprile 1984.
Carlo M. Rocchi, priore prov.
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